AL “CIRCOLO TENNIS NAPOLI” IL MUSICISTA HA PRESENTATO IL NUOVO PROGETTO DISCROGRAFICO
La galleria “intima” di Massimo Spinosa
NAPOLI. La colonna sonora è l’anima di un film, un ricordo impermeabile nel tempo e un potente attivatore di emozioni. Tutti conoscono le musiche per film di Ennio Morricone, Nicola Piovani, Luis Bacalov, Hans Zimmer, nella loro veste orchestrale, ma il pianista Massimo Spinosa le ripropone alla tastiera in una galleria più “intima”, ce allinea i capolavori cinematografici come “il Gladiatore”, “Rocky”, “Il Postino”, e quelli per altre celebri pellicole come “Il camorrista” e quelli cari alla città di Napoli, il sound di Pino Daniele nel film di Massimo Troisi “Pensavo fosse amore invece era un calesse”. Alla presentazione sono intervenuti i musicisti Mariano Patti, Enzo e Gianfranco Campagnoli, Marco Sannini, Peppino Di Capri, e la giornalista-presentatrice Serena Albano.
L’evento è promosso e organizzato da “Wakepress” e “NoVoices” di Fabrizio Alessandrini e Carlo Ventura, in collaborazione con il “Tennis Club Napoli”. La serata coordinata dal giornalista Marco Lobasso e il presidente Volia Chitis, past presidente “Tennis Club Napoli” che si sono avvalse della collaborazione della consigliera della casa del circolo, Virginia Fiorani. La bravissima vocalist Nadia Boccarusso ha interpretato “Ray”, brano dedicato al grande Ray Charles, una delle otto tracce del nuovo album di Spinosa.
“Movie themes for piano solo, nasce da una definizione presa a prestito dal grande Ennio Morricone – dichiara Massimo Spinosa – il quale distingue la musica per il cinema dalla colonna sonora. La musica per cinema è una musica che vive di una sua precisa autonomia, che unita alle immagini raggiunge il culmine delle suggestioni”. Nell’album Spinosa, che ha osato senza sbagliare, ma trasformare alcuni famosi temi per film in brani pianistici, con ampio spazio a improvvisazioni in chiave jazz. Il pianista partenopeo crea un’avventura fantastica, un progetto discografico, che porterà il suono del pianoforte a perdersi in una atmosfera sobria ed elegante. Ascoltando le composizioni rivisitate per piano sembra di viaggiare con la mente e l’anima, Spinosa in questo suo primo lavoro discografico è riuscito a esprimere al meglio il suo magistero strumentale e compositivo riarrangiamento. Questo assunto è stato confermato appieno dal concerto presentazione tenuto dal pianista al “Tennis Club Napoli”. Il musicista ci porta alla scoperta di note ed accordi viaggiando in un paese misterioso, all’interno di un pianoforte per andare alla scoperta dell’affascinante mondo della musica da film. Un cd da ascoltare perché la musica per cinema può essere vista come un viaggio sonoro in fin dei conti; mettere le cuffiette ed isolarsi dal mondo seguendo le note dei tasti bianchi e neri ci fa viaggiare, a volte nei ricordi, a volte solo nell’immaginario, molto spesso per noi viaggiatori-ascoltatori, in terre lontane e sconosciute come le scene di un lungo metraggio. Spinosa ci è riuscito in questo suo primo progetto discografico.
CARLO FERRAJUOLO
da IL ROMA (25/5/2019)